The Macallan, l’arte di un whisky tra scienza e intuizione

a cura di Diane Souquiere

Una distilleria high‑tech, un controllo totale del processo produttivo, una serie infinita di analisi. A prima vista, l’eccellenza dei whisky The Macallan sembra basarsi su una rigorosa metodologia, una scienza silenziosa radicata nella regione dello Speyside in Scozia.

Ma ascoltando Russell  Greig, il suo Whisky Maker, si scopre un’arte più sottile: quella di un equilibrio tra scienza e intuizione, dove ogni botte diviene testimone di un dialogo tra la mano dell’uomo, l’opera della natura e l’apprezzamento del tempo.

Una distilleria in tensione creativa

Sulle colline verdeggianti di Craigellachie, la distilleria si integra nel paesaggio come una curva di terra e luce. Lontana dal folklore scozzese, l’architettura incarna lo spirito Macallan: precisione architettonica, dominio tecnico e rispetto assoluto del terroir. È qui che Russell Greig trascorre le giornate, impegnato a raggiungere quel punto di equilibrio dove il whisky diventa arte.

«Ogni anno assaggiamo migliaia di campioni, spiega Russel Greig, alla ricerca della perfezione assoluta. Ma oltre alla tecnica, bisogna anche saper ascoltare. Il whisky parla a chi si prende il tempo di ascoltarlo.» 

Dal seme al bicchiere: la precisione come fondamento

Per Macallan la ricerca dell’eccellenza inizia ben prima della distillazione. La maison è tra le poche a controllare la produzione delle preziose botti in cui maturano i suoi distillati, dalla scelta delle foreste, passando per le segherie fino alle Bodegas di Jerez, partner in Spagna. I whisky Macallan sono infatti per la maggior parte invecchiati in ex‑botti di Sherry Oloroso.

Questo approccio garantisce lo stile inimitabile di Macallan: aromi profondi di frutta secca, trama speziata, note di vaniglia e caramello, sostenute da una texture densa e setosa.

La rigorosità del gesto, l’istinto del creatore

Dietro la reputazione d’esattezza che avvolge la distilleria si nasconde una componente più organica, quasi istintiva. Perché se la professione richiede metodo e disciplina per riprodurre la firma Macallan anno dopo anno, si fonda altrettanto sulla sensibilità di chi lo produce.

«Ogni botte vive secondo il proprio ritmo, confida Russell Greig. Alcune si esprimono presto, altre richiedono anni. Il nostro ruolo è quello di percepire il momento giusto.»

Figlio di un professionista del settore, Greig è cresciuto circondato da alambicchi e cantine e questo rapporto intimo con il whisky lo deve anche alla sua infanzia vissuta nella regione dello Speyside.

«Mio padre mi ha insegnato il rispetto del tempo. Ciò che facciamo qui richiede di comprendere che il whisky non si fabbrica, ma si accompagna.

L’arte di ascoltare il whisky e gli uomini

Questo rapporto intimo con il whisky, Greig lo deve alla sua infanzia nello Speyside. È cresciuto tra alambicchi e botti, accanto ad un padre che aveva lavorato oltre 40 anni in distillerie. Lo condivide con il resto del team Macallan Whisky Maker perché ogni decisione viene presa collettivamente tra Greig, Kirsteen (Master Whisky Maker), Diane (Whisky Maker) e Euan. Ognuno apporta la sua sensibilità, nel rispetto dell’identità Macallan. Un lavoro d’ascolto umano, ma non solo: «Ogni botte vive al proprio ritmo,» confida Russell Greig. «Alcune si esprimono presto, altre richiedono anni. Il nostro ruolo è sentire il momento giusto, ascoltarle.»

La potenza dell’eredità

Giostrare tra l’eredità bicentenaria di Macallan e la propria sensibilità: questa è la missione del team Whisky Maker. Per Russell, la sfida non è preservare il passato, ma interpretarlo: «La nostra responsabilità è far evolvere la maison senza mai tradirne l’anima. La scienza ci aiuta ad essere precisi; l’intuito ci aiuta a restare umani.»

Questo legame si concretizza anche nei momenti di degustazione. Cosa c’è di più gratificante per un artista del whisky che sapere che la sua opera è stata degustata e apprezzata? «Vorrei che i nostri whisky evocassero calore, conversazione, condivisione. Che fossero catalizzatori d’emozione.»

Ascoltando Russell, si comprende che in casa Macallan la scienza non è mai fredda, e l’arte mai gratuita. Insieme, formano una stessa linea di condotta: quella di una maison che considera il whisky come un’opera di precisione e pazienza, plasmata dalla mano, dalla materia e dal tempo.

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