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SIEPI, un’icona enologica che celebra trent’anni di storia

  • 17 ott 2024
  • Tempo di lettura: 3 min

Siepi è, prima di tutto, un luogo. Questo storico vigneto, situato nel comune di Castellina in Chianti, fa parte della secolare proprietà del Castello di Fonterutoli. Qui, dal cuore della Toscana, nasce uno dei più celebri IGT, il vino omonimo SIEPI, una presenza irrinunciabile nella cantina di qualsiasi appassionato di vini che esprimono il carattere del terroir.


Castello di Fonterutoli, Barricaia
Castello di Fonterutoli, Barricaia

L’incontro tra storia e rivoluzione: il traguardo del 2022 e il terroir unico di Siepi


Il 2022 segna un anniversario importante: trent’anni di Siepi. Come affermano Filippo e Francesco Mazzei: «Siepi è la combinazione perfetta tra la storia enologica della nostra famiglia e la rivoluzione scaturita dalla visione di nostro padre. Con orgoglio abbiamo raccolto la sua lungimirante eredità, e oggi siamo felici di festeggiare i trent’anni di questo vino che per noi è stato come un fratello: lo abbiamo visto crescere, evolvere e abbiamo avuto l’onore di accompagnarlo nel suo percorso fino a diventare un fiero portabandiera della Toscana enologica nel mondo».


Il successo di Siepi non è frutto del caso. È nato dalla straordinaria intuizione di un blend tra Sangiovese e Merlot, che nel 1992 ha dato vita a un equilibrio perfetto di struttura ed eleganza, mantenendo intatta l’anima chiantigiana del vino. Il vigneto, che fa parte della proprietà di famiglia dal 1435, è descritto dagli stessi Mazzei come un «gioiello prezioso» e, per esserlo da secoli, «un motivo doveva esserci. E quel motivo c’è ancora».


Il vigneto-isola di Siepi, adagiato tra i 220 e i 310 metri di altitudine a Castellina in Chianti, è un luogo dalla bellezza mozzafiato. Circondato da boschi che proteggono e custodiscono il suo prezioso microclima, il suolo è caratterizzato da una combinazione di roccia calcarea, alberese e argilla pliocenica. Questa composizione favorisce un drenaggio perfetto, permettendo alle piante di mantenere equilibrio e longevità, mentre il galestro regala al vino una struttura raffinata e una ricchezza di sfumature.


Il vigneto-isola di Siepi
Il vigneto-isola di Siepi

L’annata 2022: un esempio di resilienza


L’annata 2022 si distingue per le sue caratteristiche climatiche peculiari. «L’annata 2022 – la 30° – è stata caratterizzata da un inverno mite, con scarse precipitazioni», spiega Gionata Pulignani, enologo e agronomo del Castello di Fonterutoli. «Le temperature primaverili si sono alzate gradualmente, regalando un andamento omogeneo e costante alla vegetazione. Durante l’estate, l’esposizione dei grappoli alle alte temperature fin dalle prime fasi del loro sviluppo ha permesso l’ispessimento delle bucce, garantendo alle uve una buona tenuta con il progredire della maturazione».


Nonostante le difficili condizioni climatiche, che hanno ridotto i volumi di produzione, le uve hanno mantenuto una qualità eccezionale, culminando in una cuvée dal carattere potente e dalla sorprendente eleganza, destinata a un invecchiamento che promette di rivelare, col tempo, nuove sfumature.


Siepi 2022
Siepi 2022

Un legame indissolubile tra terra e uomo


Il lavoro nel vigneto si svolge nel massimo rispetto della natura e della biodiversità locale, con una viticoltura attenta e sostenibile. Sangiovese e Merlot vengono gestiti separatamente sia durante la vinificazione, sia nell’affinamento. Dopo circa 18 mesi, le due varietà vengono unite in un blend che rappresenta un momento magico: «Anche se le proporzioni sono semplici – 50 e 50 – questo rimane un momento magico che vede il team tecnico e la famiglia Mazzei fianco a fianco nell’assaggio delle parcelle».


Ogni anno, Siepi viene presentato in anteprima sulla Place de Bordeaux, assieme ai più grandi vini del mondo, un riconoscimento alla qualità straordinaria di un vino che incarna la potenza, la struttura e la finezza del terroir toscano.


Con la sua combinazione unica di storia e visione innovativa, Siepi si conferma, trent’anni dopo, come un’icona del panorama enologico internazionale. Come sottolineano Filippo e Francesco Mazzei, «Siepi ci insegna a guardare oltre, ad osare, a sperimentare, a proiettarci nel futuro».


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