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L’Arte della Leggerezza secondo LEA Winery

  • 24 nov
  • Tempo di lettura: 4 min

a cura di Greta Marilyn Carnieletto


Nella cornice elegante e contemporanea del Bulk Mixology Food Bar, uno degli spazi più raffinati e identitari della scena milanese, LEA Winery ha presentato L’Arte della Leggerezza, la sua collezione di vini dealcolizzati pensata per rispondere alle nuove sensibilità contemporanee senza rinunciare all’emozione del calice. Un’occasione che non ha semplicemente raccontato un prodotto, ma una visione, quella di una famiglia che ha saputo guardare oltre, trasformando un’intuizione in un progetto pionieristico.



LEA Winery nasce nel 2018 dalla determinazione e dalla sensibilità della famiglia Spadotto, che ha scelto di far convergere amore per la terra, passione per la viticoltura e spirito innovativo in un progetto vitivinicolo moderno e responsabile. Il nome LEA racchiude le iniziali di Lucio, Lorena, Eleonora e Alessandro, un acronimo che riflette l’essenza di un’impresa familiare salda, coesa e guidata da una prospettiva futura chiara e coraggiosa.


Situata nel cuore della DOC Friuli Grave, la tenuta si sviluppa su 132 ettari, di cui 105 vitati, un luogo dove tradizione e innovazione dialogano in armonia. La storica Casa Bianca del 1718, con la sua villa padronale, la cappella e gli antichi orti murati, convive con edifici moderni perfettamente integrati nel paesaggio vitivinicolo. È qui che la famiglia ha scelto di dare forma a una viticoltura sostenibile, rigorosa e orientata alla qualità, aprendo al tempo stesso la strada verso nuove interpretazioni del vino.



Durante la presentazione, Lucio ed Eleonora Spadotto hanno raccontato con un coinvolgimento autentico l’origine e l’evoluzione di questo progetto, sottolineando come la linea di vini dealcolizzati risponda a un mercato sempre più consapevole e attento alla salute, senza sacrificare gusto ed eleganza.

 

In particolar modo, Eleonora ci coinvolge con la sua voce, carica di orgoglio e gratitudine spiegandoci il primo anno di studi e ricerca per poi arrivare nel 2023 con il primo imbottigliamento. Un risultato che rappresenta un traguardo e insieme un punto di partenza; un passo verso una nuova cultura del vino, un gesto di cura e inclusione.

 

Il tema dei vini senza alcol, ancora percepito come un tabù, trova in LEA Winery una risposta di qualità e concretezza, con la consapevolezza di portare avanti un cambiamento culturale che non sempre incontra strade già tracciate. Ma, il mercato e soprattutto la società stanno cambiando e in questo scenario, la dealcolizzazione non è un ripiego, ma una nuova possibilità: un’estensione del linguaggio del vino.


LEA Winery abbraccia questa visione con serietà e con un approccio enologico di alto livello, selezionando materie prime eccellenti e processi tecnologici avanzati per preservare aromi, struttura e identità varietale. Il risultato è un prodotto che racconta una nuova dimensione del gusto, senza snaturare la sua origine.


La tradizione trova espressione nella tenuta Blancjat, dove pratiche agricole a basso impatto ambientale, uso esclusivo di fertilizzanti organici, sovescio, inerbimento, insetti benefici, vitigni PIWI e irrigazione sotterranea certificata garantiscono vini sostenibili e certificati EQUALITAS SQNPI e BIODIVERSITY FRIEND®. Ogni scelta racconta un’idea concreta di futuro, filare dopo filare.



Con altrettanta curiosità ci addentriamo nell’anima più audace e visionaria di LEA Winery, quella che prende forma in Franc Lizêr: una linea di vini 0% alcol ottenuti da uve e agricoltura biologica certificata. Un progetto che racconta il territorio a partire dal nome stesso: Franc Lizêr, espressione friulana che significa “libero e leggero”, una dichiarazione che racconta territorio e spirito del vino, esprimendo libertà, leggerezza e ricerca di nuovi linguaggi sensoriali.


La degustazione prende forma come un dialogo tra innovazione e tradizione. Un momento in cui filosofia e materia si incontrano, rivelando ciò che davvero rende unica questa linea di vini a zero alcol.


Guidati da Cristina Mercuri, scopriamo l’identità della linea Franc Lizêr di LEA Winery con cinque interpretazioni capaci di coniugare eleganza, autenticità e innovazione. Il Blanc de Blancs apre il percorso continuato poi dal Blanc de Blancs della linea Opale, con un equilibrio sorprendente tra freschezza e complessità seguiti dai loro eleganti alter ego Rosé che amplificano le sensazioni con una struttura più avvolgente. Il Rosato fermo, sempre della linea Opale, esprime invece una delicatezza autentica, capace di coniugare vivacità aromatica e morbidezza. Una collezione coerente, capace di raccontare un nuovo modo di intendere il piacere del vino, tra autenticità, innovazione e libertà, ma anche leggerezza, eleganza e sorpresa.



Il Bulk, con la sua atmosfera sofisticata e contemporanea, si è rivelato il luogo ideale per ospitare questa anteprima. La filosofia di mixology evoluta, l’attenzione al dettaglio, la cura nella selezione delle materie prime e il concetto di inclusione dialoga in armonia con la ricerca e la visione di LEA Winery. L’eleganza degli spazi, il servizio impeccabile e l’imprinting moderno hanno permesso alle etichette dealcolizzate di trovare una cornice naturale. Un ambiente in cui innovazione e stile convivono in equilibrio, proprio come nel progetto della famiglia Spadotto.


L’incontro è stato un vero e proprio passo deciso verso una nuova cultura del vino: più inclusiva, più consapevole, più attenta ai bisogni reali delle persone. LEA Winery, con la sua Arte della Leggerezza, dimostra che il futuro del vino non è privazione, ma ampliamento verso nuovi modi di assaporare, momenti da vivere e storie da raccontare.

 


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