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FIVI scrive al Ministro Lollobrigida: serve protezione per il vino italiano sul mercato USA

  • 17 lug
  • Tempo di lettura: 1 min

La Presidente FIVI Rita Babini – ph Michele Purin
La Presidente FIVI Rita Babini – ph Michele Purin

I dazi USA sono un duro colpo per il settore vitivinicolo italiano: il mercato

statunitense rappresenta il primo mercato per l’export vitivinicolo italiano, per tutte le

tipologie di aziende, dalle più grandi a quelle di dimensioni più esigue. Quelle verticali

lavorano spesso in aree di montagna e di collina, in quelle aree interne che contribuiscono

a mantenere vive, con costi di produzione significativamente più alti. Serve quindi un

impegno diplomatico per una soluzione negoziale che possa scongiurare l’imposizione

di nuovi dazi, ma al contempo bisogna avviare fin da subito una riflessione a livello

europeo per costruire soluzioni strutturali e durature, dall’attivazione di un intervento di

promozione intracomunitaria ad accordi commerciali con altri Paesi, ma anche

alleggerendo il carico burocratico delle aziende”.

Così riporta la lettera che la FIVI – Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti –

associazione che rappresenta oltre 1.800 aziende agricole verticali in tutta Italia - ha scritto

al Ministro Lollobrigida, commentando la notizia della lettera inviata alla Presidente della

Commissione Ursula Von der Leyen da parte del Presidente americano Donald Trump.



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