Slow Wine Fair e SANA Food a Bologna hanno dato nuovo slancio a qualità, sostenibilità e cultura enogastronomica
- Redazione The Art of Wine
- 27 feb
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Aggiornamento: 19 mag
Redazione The Art of Wine
Slow Wine Fair ha appena concluso la sua quarta edizione, festeggiando per la prima volta l’unione con SANA Food. Dal 23 al 25 febbraio 2025, presso BolognaFiere, le due manifestazioni hanno testimoniato l’importanza della qualità, della sostenibilità e della cultura enogastronomica, offrendo uno spazio di confronto tra produttori, esperti, operatori del settore e anche wine lovers.
Con 15.000 visitatori, 300 buyer internazionali provenienti da 20 Paesi che hanno incontrato le oltre 1.050 cantine presenti (di cui il 70% biologiche o biodinamiche) e 250 aziende di SANA Food, la fiera si è confermata un appuntamento necessario per il settore. La filiera enogastronomica si è affermata come manifesto per il futuro sostenibile e il vino è stato raccontato non solo come prodotto d’eccellenza, ma anche come custode del paesaggio, motore economico e simbolo di un’identità territoriale forte.
Durante la cerimonia inaugurale sono emersi temi chiave come la sostenibilità, la biodiversità e le nuove sfide di mercato, sottolineando il valore della filiera produttiva, la necessità di una nuova comunicazione del vino, soprattutto verso i giovani, e il ruolo della promozione territoriale nel valorizzare le eccellenze locali.

Uno sguardo positivo anche da parte dei produttori, che grazie a Slow Wine Fair e SANA Food hanno avuto l’opportunità di raccontare la proprietà identità e condividere i loro prodotti, che con determinazione, hanno trasmesso il valore delle loro scelte produttive facendo comprendere l’importanza di un’agricoltura più sostenibile e rispettosa del territorio.
Queste due manifestazioni hanno creato un luogo d’incontro e di confronto, rafforzando il legame tra i produttori e promuovendo un’agricoltura consapevole. Un’unione di voci che ha dato ancora più forza alla tutela del patrimonio vitivinicolo e agricolo con un approccio biologico.
Ad arricchire ulteriormente il dialogo e l’esperienza della filiera enogastronomica “green”, sono stati i cinquanta appuntamenti svolti durante i tre giorni di fiera, tra cui 17 masterclass, conferenze e presentazioni ospitati in Sala Reale Mutua, main partner dell’evento, nell’Arena Demeter e in Casa Slow Food. Ma soprattutto le degustazioni realizzate negli spazi delle istituzioni regionali.
L’unione tra Slow Wine Fair e SANA Food ha dato nuovo slancio all’evento, ma è stata soprattutto la partecipazione attiva dei produttori, incluse molte nuove realtà che si sono messe in gioco, a rendere questa edizione ancora più significativa. Il numero di aziende presenti ha superato quota 1.000, un traguardo importante rispetto alle 400 della prima edizione. Anche il crescente interesse del pubblico, aumentato del 20% rispetto allo scorso anno, conferma l’importanza di questi temi.
Con uno sguardo già rivolto al futuro, attendiamo il prossimo anno per tracciare un bilancio ancora più positivo, in un settore in continua evoluzione. La vera bellezza sta nel conoscere e scoprire le eccellenze che ogni produttore porta con sé, esplorando le diverse realtà e tipologie di produzione. Solo così si può comprendere l’intera filiera e il valore che ogni bottiglia racconta.
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